VASTO


L'abitato di Vasto aggrappato ad una instabile rupe, domina il rinomato golfo d'oro, in un sorprendente scenario naturale. Percorreremo un viaggio emozionante attraverso i secoli, ripercorrendo le tracce dell’antica Histonium di età romana, i misteriosi vicoli medievali e i lussuosi palazzi rinascimentali della Città del Vasto. L’itinerario parte dal complesso termale di età romana e si snoda lungo le strade del centro storico toccando i luoghi e i monumenti più significativi per la storia della Citta’ del Vasto, seguendo un filo cronologico attraverso i secoli CONTINUA

PESCOCOSTANZO


Città d'arte situata alle falde del Monte Calvario sull'altopiano delle Cinquemiglia. Lo straordinario centro storico, ancora uniformemente conservato, è ricco di episodi emergenti di architettura civile e religiosa inseriti in un ambiente urbano davvero unico sia per morfologia dell'impianto sia per la tipologia degli edifici d'abitazione CONTINUA

SULMONA


Sulmona si apre su ampi e suggestivi scenari montani che fanno da cornice alla ricchezza monumentale del suo centro storico. Determinante è stata la felice posizione geografica della cittadina che diede i natali a Ovidio, posta alla confluenza di sbocchi importanti per le comunicazioni fra la costa adriatica da una parte e la Marsica e il napoletano dall'altra: per Sulmona passava la Via degli Abruzzi, arteria di  collegamento commerciale e culturale tra Firenze e Napoli. CONTINUA

LANCIANO


Lanciano si pone tra i centri più vivaci e interessanti della regione per l'impianto urbanistico e per le innumerevoli testimonianze artistiche in esso conservate. Antico insediamento frentano prima, municipio romano poi, Lanciano attraversa i secoli per arrivare a diventare, nel medioevo e poi nel rinascimento, un centro economico di grandissima importanza grazie alle sue fiere alle quali accorrevano CONTINUA


ATRI


Piccolo gioiello dell'entroterra teramano, Atri è adagiata su una dorsale fra il Vomano e il Piomba, con spettacolare vista sul mare, in un territorio profondamente inciso dai caratteristici calanchi. Probabile sede di un antico insediamento fortificato preromano, fu colonia romana la cui importanza e vivacità è testimoniata dai numerosi ritrovamenti venuti alla luce in questi anni. CONTINUA

PESCOSANSONESCO

Oggi Pescosansonesco, che poi vuol dire Roccia di Sansone dal nome di un nobile che la possedette nel X secolo, è un paese solitario, in cui le vestigia del passato sono affidate al Castello (sec XII) posto su uno sperone idrogeologicamente instabile e alle chiese di San Giovanni Battista e San Nicola e al Convento della Madonna degli Angeli. Vi nacquero AlfredoLuciani (1887-1984) poeta dialettale di vasta ispirazione e di grande valore linguistico, e il Beato Nunzio Sulprizio, un giovane operaio morto, in odore di santità, il 15 maggio del 1836. Nel luogo dove era solito curare, con l'acqua di una sorgente, le piaghe che lo affliggevano ad una gamba, a causa della tubercolosi ossea, è stato innalzato un moderno santuario, meta di numerosi pellegrini che vi giungono tutto l'anno, per bagnarsi nella fontana miracolosa.COME CI SI ARRIVA:A25, uscita Casauria. Proseguire seguendo le indicazioni. Ferrovia: stazione di Pescara. Coincidenze con Autolinee regionali Arpa in partenza dal Terminalbus di Pescara Centrale.APPUNTAMENTI:Festa del Beato Nunzio, 5 maggio. Festa di S. Giovanni Battista, 24 giugno

GUARDIAGRELE


Immersa in uno straordinario scenario naturale, Guardiagrele è sede del Parco Nazionale della Majella. La "nobile città di pietra" immortalata da D'Annunzio nel Trionfo della Morte, è un antico borgo dal patrimonio artistico straordinariamente ricco, testimonianza delle potenti casate che hanno dominato la città nel corso CONTINUA

ROCCAMORICE

Il paese, arroccato su uno sperone triangolare che avanza tra le acque del Lavino e del Lannella, presenta case a due piani, allineate a schiera lungo le strade strette che attraversano l'assetto urbano. Le prime notizie risalgono intorno al XII secolo nel Catalogus Baronum. Nel 1400 il paese divenne feudo dei Valignani e rimase in possesso della famiglia fino al XVIII secolo, ma la zona fu abitata sin dal Paleolitico, come attestano le numerose testimonianze rinvenute nella Valle Giumentina. Due chiese, una dedicata a San Donato, l'altra costruita intorno ad una Torre e detta del Barone, la Torre medioevale, un impianto urbanistico di chiara matrice medioevale, costituito di calli strette e vicoli serpeggianti. Proseguendo la salita verso la Maielletta (m. 1995) si incontra Fonte Tettone, antico abbeveratoio e prato di sosta sul tratturo. Il luogo, posto di fronte all'albergo Mammarosa e agli impianti di risalita, è molto frequentato dai turisti e dagli sportivi che seguono le lezioni di una scuola di roccia, impiantata da un gruppo di maestri, sulle pareti delle montagne circostanti.COME CI SI ARRIVA:A25 uscita Scafa. Proseguire sulla SS487, seguendo le indicazioni. Ferrovia: stazione di Scafa. Coincidenze con Autolinee regionali Arpa in partenza dal Terminalbus di Pescara Centrale.APPUNTAMENTI:Pellegrinaggio a S. Bartolomeo 25 agosto. Perdono di S. Pietro Celestino dal 29 agosto al 29 settembre.

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ROCCAMORICE

CARAMANICO TERME Centro turistico termale e del benessere.Cenni storici"Una Perfetta cittadella", così doveva apparire ad un viaggiatore alcuni secoli fa l'abitato di Caramanico, oggi tra i borghi più belli d'Italia. Il territorio circostante al paese ha rilevato segni di una presenza umana plurimillenaria e lo studio di siti archeologici di grande interesse, luoghi di culto, oggetti, testimonianze funerarie, santuari rurali oggi ancora in parte conservati ci consente di ripercorrerne la storia. Fino alla fine del VI sec. l'intera area era caratterizzata da diversi, piccoli, nuclei abitati, tra i quali emerse Caramanico. Studiosi e ricercatori hanno tentano di stabilire quando e perché questo si sia verificato, sulla base di ricerche di diversa ispirazione.La più convincente tra le ipotesi finora elaborate fa risalire l'origine di Caramanico all'alto medioevo (VII sec.) è stata fondata dal duca longobardo Teodolapio, duca di Spoleto. Era un insediamento militare organizzato secondo uno schema tipico longobardo, che prevedeva l'affitto di proprietà da parte del sovrano ai soldati, i quali la utilizzavano per il loro sostentamento e la difendevano da attacchi di nemici. Il termine Caramanico, la cui origine etimologica è ancora oggetto di studio e ricerche, deriverebbe dalla voce longobarda di hariman (insediamento, distretto). La sua collocazione CONTINUA